Arrivano da lontano, le lettere via e-mail. Arrivano anche quelle per posta. E tutte esprimono il ringraziamento e la voglia di sapere.
Sono i bambini ed i ragazzi della scuola "Madiina Warsame " di Mogadiscio, che chiedono: "Grazie, amici di Gardolo. Ma dov'è Gardolo? Abbiamo cercato sull'atlante con il nostro maestro, ma non l'abbiamo trovato". Sono questi gli alunni a cui sono destinati i fondi raccolti nella grande maratona di teatro "Filo...di speranza", che domenica 29 febbraio ha visto più di venti compagnie teatrali trentine impegnate in altrettanti spettacoli, in tutta la Provincia. "Where is Gardolo?" scrivono i bambini "Come siete voi? Ci piacerebbe avere delle vostre fotografie per capire. Vi abbracciamo e vi mandiamo una foto della nostra classe.
E' la prima volta che sentiamo parlare di "Filo di speranza drammatica" dice una e-mail. Una classe di bambini scrive: "Abbiamo passato alcune ore di lezione con il nostro maestro Salad, cercando nelle nostre carte geografiche il paese di Bedollo. Non l'abbiamo trovato.
Ci piacerebbe tantissimo sapere come vive la gente là, cosa fa durante il giorno e come fanno arte". Firmato: little boys and girls of the Mama Madiina Warsame School.
E ancora "Grazie, abbiamo capito che voi reciterete per noi, quel giorno 29 febbraio. Ogni vostro talento, ogni vostra capacità, sarà dedicata a noi, Najmo, Faisla, Paho. A proposito - scrivono i bambini della scuola di Mogadiscio - Paho è il nostro miglior clown, è molto divertente e certo vi piacerebbe fare amicizia con lui". Toccante, poi, la conclusione di una letterina: "Cari amici, non ci dimenticate dopo il 29 febbraio.
Noi abbiamo bisogno della vostra amicizia anche dopo il 29". Per cominciare un ponte è stato gettato. Ma il successo vero e proprio sarà proprio questo: quando lo spettacolo finisce e la solidarietà continua.